La filosofia aziendale
A partire dalla vendemmia del 2006, l’orientamento aziendale vira di colpo e, anziché conferire come di consueto le uve alla vendita, si dirige verso la produzione di proprie etichette decidendo di sfruttare l’elevato livello qualitativo del prodotto.
Incomincia l’acquisto attento e selezionato delle migliori attrezzature di cantina, dei legni più pregiati, si studia per acquisire il più possibile le tecniche necessarie per svolgere un buon lavoro.
L’incontro con l’enologo Cristiano Castagno (il Biondo) si rivela un’intesa perfetta su intenti e obbiettivi.
Il primo punto fermo è la selezione delle uve: poche e perfette. Il secondo è la decisione di vinificare ogni vitigno in purezza, per poterli valutare tutti nella loro autenticità, praticando eventuali assemblaggi soltanto dopo la maturazione.
La decisione fondamentale è comunque quella di assecondare e valorizzare i risultati dell’annata, della vendemmia e di tutte quelle condizioni che, in sintesi, determinano la personalità del prodotto anno per anno, dando spazio all’espressione migliore e spontanea della naturalità, sicuramente non riproducibile in serie.
Il tutto senza la fretta, di cui si dice sia cattiva consigliera ed a cui io aggiungo: soprattutto nel mondo del vino.
