le crete azienda agraria

La scelta dei vitigni

La scelta dei vitigni



·         Perché il Sangiovese:  questo vino è –citando Mario Soldati- “il sangue dell’Italia di mezzo” di quella macroregione, cioè, che va dalla Romagna fino all’Alta Tuscia e che accomuna Etruschi, Piceni, Galli Senoni. Nelle nostre vigne, dunque, il Sangiovese non poteva che regnare sovrano, così ricco di quei tannini che hanno bisogno di tempo per essere levigati, con asprezze di acidità che aiutano a consegnarlo alla maturazione.
·         Perché il Cabernet-Sauvignon: perché è senz’altro la varietà più rinomata al mondo, con la quale sembra sia impossibile sbagliare (ma sarà poi vero? Talvolta ho qualche dubbio!), per ottenere vini di grande qualità e longevità con i quali poter osare lunghe macerazioni e affinamento in legno. Se non vinificato in purezza, è fra i compagni più generosi del Sangiovese: aggiunto a quest’ultimo gli conferisce ulteriore struttura.
·         Perché il Merlot: perché vinificato in purezza può avere risultati sorprendenti; perché unito al Cabernet-Sauvignon, di cui è compagno inseparabile, in rispetto al famoso taglio bordolese dona vini eccellenti; perché tradizionalmente e storicamente aggiunto al Sangiovese ne migliora l’equilibrio in funzione dell'acidità e dell'astringenza, rendendolo più morbido.
·         Perché il Pinot Nero:  perché a Daniele piacerebbe, in un futuro non proprio lontano, dare vita ad uno spumante dalle bollicine raffinate. Prima di arrivare a questo, però, un rosso elegante ed un rosato delizioso hanno attraversato l’unicità di questo pregiato vitigno, lastricando di apprezzabili successi la strada a cui, in questa azienda, esso  è destinato.
·         Perché il Foglia Tonda: perché le antiche tradizioni vanno rispettate. Fino a oggi è stato utilizzato con buoni risultati come supporto al Sangiovese, ma l’obiettivo aziendale è di vinificarlo e proporlo in purezza, in armonia  con la nostra  filosofia.